La redazione di viagginbici.com si è posta una domanda filosofica: se migliaia di persone scelgono ogni anno come sport invernale lo sci e le piste innevate dove fa notoriamente freddo, perché dovremmo noi rinunciare a continuare a pedalare appendendo la bici al chiodo fino a primavera? E ci siamo anche dati una risposta: “Non rinunceremo! Ma, ci attrezzeremo”. Un antico detto lappone recita “non esiste un cattivo tempo, solo un cattivo abbigliamento“.
Consigli pratici
– La prima regola da seguire è quella di sentirsi comodi: andare in bici a basse temperature porta a bruciare molte più calorie rispetto ai mesi caldi, e nonostante il freddo, si può arrivare a sudare abbondantemente; vestirsi a strati, come si consigliava una volta, può essere la soluzione, tuttavia oggi ci sono capi, definiti “tecnici”, che permettono di proteggere dal freddo e dal vento anche senza appesantirsi di troppi livelli. La scelta è davvero ampia. I capi devono fare da barriera all’aria fredda lasciando traspirare l’umidità: è indispensabile; l’aspetto fondamentale non è procurarsi calore, ma fermare l’aria fredda con capi appositi con soluzioni come il Windstopper mantenendo il calore corporeo iniziale.
– I freni innanzitutto e più in generale la bici, devono essere in buono stato di manutenzione
– Prestare la massima attenzione quando attraversate i binari del tram: il ghiaccio potrebbe giocare brutti scherzi!
Curiosità
Volete un paio di jeans impermeabili con il risvolto catarifrangente? Esistono i Levi’s 511 Commuter.
Avete la nonna, la mamma o un’amica che sanno sferruzzare e creare cappelli o sciarpe? Bene in commercio si possono trovare gomitoli di lana con intrecciato un tessuto che fa un effetto rifrangente: imperdibile!