La redazione di viagginbici.com si è posta una domanda filosofica: se migliaia di persone scelgono ogni anno come sport invernale lo sci e le piste innevate dove fa notoriamente freddo, perché dovremmo noi rinunciare a continuare a pedalare appendendo la bici al chiodo fino a primavera? E ci siamo anche dati una risposta: “Non rinunceremo! Ma, ci attrezzeremo”. Un antico detto lappone recita “non esiste un cattivo tempo, solo un cattivo abbigliamento“.
Consigli pratici
– La prima regola da seguire è quella di sentirsi comodi: andare in bici a basse temperature porta a bruciare molte più calorie rispetto ai mesi caldi, e nonostante il freddo, si può arrivare a sudare abbondantemente; vestirsi a strati, come si consigliava una volta, può essere la soluzione, tuttavia oggi ci sono capi, definiti “tecnici”, che permettono di proteggere dal freddo e dal vento anche senza appesantirsi di troppi livelli. La scelta è davvero ampia. I capi devono fare da barriera all’aria fredda lasciando traspirare l’umidità: è indispensabile; l’aspetto fondamentale non è procurarsi calore, ma fermare l’aria fredda con capi appositi con soluzioni come il Windstopper mantenendo il calore corporeo iniziale.
Sciarpa o scaldacollo che può coprire la bocca, consentendo di respirare facilmente. Una lunga sciarpa permette di avvolgere il collo e il viso ed infilare le estremità sotto il cappotto per coprire il petto.
lI casco, fondamentale per proteggersi da urti e cadute, ora diventa utile anche per riparare la testa dal freddo, indossando insieme un sottocasco non termico o una facemask che aiuta a rimanere caldi e proteggersi dal vento, oppure cuffie o fascia paraorecchie.
Per proteggere le mani i guanti ideali sono quelli da ciclismo o “aragosta” simili ad artigli, divisi in due; fondamentale che siano in tessuto tecnico caldo, impermeabile e con inserti che assicurano sempre un buon grip sul manubrio e sulle leve dei freni.
Nelle giornate con neve o pioggia, indossare occhiali con lenti chiare che proteggono permettendo di vedere bene anche con poca luce.
Caldi, stivali impermeabili imbottiti (tipo Perletti, anche da DECATHLON si trovano buoni prodotti analoghi).
Indossare calzini termici perché i piedi sono sempre la parte del corpo più esposta alle intemperie.
Biancheria intima lunga se è davvero freddo o calzamaglie da infilare sotto i pantaloni, che coprano almeno fino alle ginocchia. Per i giri più lunghi, vi consigliamo un buon intimo tecnico a contatto con la pelle, che permetta di far uscire l’umido e mantenga il calore corporeo.
Sicurezza: in inverno è utile dotarsi di capi con inserti catarifrangenti che assicurino alta visibilità agli automobilisti.
Luci: utilizzarne in più di quelle previste per essere ancora più visibili.
– I freni innanzitutto e più in generale la bici, devono essere in buono stato di manutenzione
– Prestare la massima attenzione quando attraversate i binari del tram: il ghiaccio potrebbe giocare brutti scherzi! Occhio anche alle auto, la visibilità degli automobilisti, può essere ridotta da neve, ghiaccio, condensa di umidità su finestrini e lunotto.
Curiosità
Volete un paio di jeans impermeabili con il risvolto catarifrangente? Esistono i Levi’s 511 Commuter.
Avete la nonna, la mamma o un’amica che sanno sferruzzare e creare cappelli o sciarpe? Bene in commercio si possono trovare gomitoli di lana con intrecciato un tessuto che fa un effetto rifrangente: imperdibile!