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I più piccoli molte volte sono i più entusiasti a fare una gita in bicicletta, spesso però non si calcola che usano biciclette più piccole, che hanno una tenuta inferiore ad un adulto, che il percorso può presentare insidie o salite troppo impegnative. Il consiglio dunque, per farli arrivare felici alla meta e in futuro per renderli più pronti entusiasti sfide su pedali, è quello di partire con percorsi facili e in pianura, magari alternando il percorso con un pic nic o con giochi su prati o con visite a qualche parco o museo che li possa affascinare. Inoltre scegliete percorsi che si possano fare con una certa sicurezza su ciclabili segnalate o strade a bassa percorrenza, in modo che sia una bella gita senza ansie per tutti.
Qui ci sono 6 idee, ma le ciclabili sono tante, alcune più lunghe, altre più brevi, vicino a casa o in villeggiatura, informatevi sul territorio o cercate nei nostri articoli quella che fa al caso vostro.
1. La Ciclabile San Candido-Lienz
E’ una classica per famiglie, perché non è vero che in montagna sono solo salite. A cavallo tra Alto Adige e Austria, lungo questa ciclabile si è sempre a contatto con la natura, con un percorso che consente di pedalare quasi sempre in pianura o in discesa. La pista ciclabile è lunga 43 chilometri e attraversa tutta la Val Pusteria: si parte da San Candido e si arriva a Lienz, in Tirolo. Qui si può prendere il treno con trasporto bici e tornare indietro, altrimenti si può pernottare all’arrivo e tornare il giorno dopo, ma attenzione che il ritorno è in salita.
Si costeggia per la maggior parte del tempo il fiume Draura. Lungo il percorso si può fare visita alla fabbrica della Loacker dove si organizzano laboratori per bambini. Oppure ci si può fermare al Wichtelpark, o Parco degli gnomi a Sillian, un parco giochi nella natura con altalene, giochi d’acqua, avventure sulle funi e un trenino.
2. La Ciclovia Adriatica
Per chi sceglie la costa adriatica per le vacanze estive, è sicuramente un modo divertente per spezzare la routine fatta di spiaggia e mare. La pista ciclabile costeggia il litorale adriatico e quindi si può iniziare in tanti punti. La ciclabile va da Trieste e arriva a Santa Maria di Leuca, per un totale di circa 1750 km, attraversando Friuli, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia. E’ vero che le Regioni interessate non hanno completato tutto il percorso previsto, ma è ampiamente percorribile. Solo l’Abruzzo ha finito l’intero tratto di sua competenza (132 km) e se siete in vacanza o abitate da queste parti non perdete il passaggio sul Ponte del Mare a Pescara. Di cose da vedere o da fare lungo il percorso se ne sono davvero tante, partendo da Muggia si percorre la Parenzana, passando per Venezia, Ravenna e poi Chiaravallle e Brindisi.
3. La Ciclovia dei Fiori
Collega Genova a Ventimiglia e si pedala sempre con vista mare. Il tratto migliore per le famiglie è quello tra Ospedaletti e San Lorenzo al Mare (19,6 km). Si tratta di un recupero di una ferrovia dismessa e attraversa anche qualche galleria. La spiaggia è vicina quindi è possibile fare qualche piacevole sosta e tempo permettendo un tuffo nel mare. In zona si possono anche percorrere i 10 km della ciclabile da Arenzano a Varazze, sempre con vista mare. Volendo si riesce a pedalare fino alla Costa Azzurra: da Spotorno a Nizza sono 160 km percorrendo la vecchia via Aurelia, passando per Finale Ligure, Loano e Albenga, fino ad Alassio e poi 75 km dopo Ventimiglia. A Nizza si possono caricare la bici in treno e far ritorno in Italia.
4. GiraSile
Il punto centrale è questo fiume che nella sua interezza percorre 95 km e nasce da varie risorgive tra Vedelago (TV) e Piombino Dese (PD). Il suo corso passa per Treviso e sfocia nell’Adriatico dividendo il Lido di Jesolo dal litorale del Cavallino. Sono 52 km da Treviso a Jesolo Paese o viceversa, da Jesolo però se si vuole allungare con altri 2,5 km si arriva fino a piazza Drago e al Lido di Jesolo e con 11 km fino alla foce del Sile a Cavallino Treporti. E’ tutta pianeggiante e prevalentemente su sterrato, l’87% del tracciato è su sede protetta. Si incrociano ville venete oltre alle testimonianze delle attività umane legate all’acqua, dai mulini e gli opifici della periferia di Treviso, fino ad arrivare al cimitero dei Burci a Casier. Si incrocia anche la torre di Everardo, tutto ciò che rimane del castello di epoca longobarda.
5. Ciclovia del Mincio
Sono in totale 43,5 km tra Peschiera e Mantova. Si parte con vista sul Lago di Garda, l’itinerario è ben segnalato e facilmente seguibile, ogni tanto un ponte sul fiume sposta il percorsi su questa o su quella sponda, accanto a strade complanari di campagna. Si passa da Valeggio e Borghetto, perle medievali, e si può visitare il Parco Giardino Sigurtà e il suo Labirinto, percorribile in bici lungo una pista di 6 chilometri. La città di Mantova è cinta da un sistema di laghi, e si pedala su una lingua di terra circondata dalle acque. Esiste anche un bicibus che aiuta i ciclisti e le famiglie in caso di stanchezza, a fare una parte del percorso comodamente seduti. Si possono ammirare gli antichi Mulini di Volta dove parte una variante che conduce verso Volta Mantovana. Da qui in poi la pista si allontana dagli argini e prosegue lungo i canali della campagna mantovana, e con un piccolo tratto in più lungo una stradina ciclopedonale lungo il Lago di Mezzo, si arriva fino alla piazza del Palazzo Ducale.
6. La ciclabile della Nera
In Umbria troviamo un itinerario breve e semplice lungo il fiume Nera, affluente del Tevere che taglia il cuore d’Italia in due formando gole a precipizio. Sono solo 12 km, e non presenta alcun dislivello, è in totale sicurezza e corre tutto sulle sponde del fiume, che attraversa crepacci e gallerie. Seguendo la vecchia via Ortana, relegata al solo utilizzo dei residenti, si snoda nei campi agricoli fino al paesino di Nera Montoro (dove è possibile scendere col treno, partendo direttamente dalla ciclabile). La Nera, prima incanalata dalla diga di San Liberato corre sui solchi scavati in ere geologiche, disegnando rocce a precipizio sulle acque azzurre. Il borgo di Stifone, è raggiungibile sull’altro lato del fiume tramite un ponticello. Correndo su fondo ghiaioso si arriva fino alle gallerie che un tempo ospitavano il corso dei treni. A Narni da non perdere il percorso delle Gole, mentre la vecchia stazione del paese segna la fine del percorso ciclabile. Per il ritorno, si può comodamente prendere il treno.