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Noi ne abbiamo selezionati in particolare tre, ma quanti spunti possiamo trovare da fare in bici in Lombardia. Si può pedalare lungo i navigli di Bereguardo, nel parco dell’Adda, nelle garzaie della Lomellina, tra i vigneti della Franciacorta, nella ciclovia della val Brembana, lungo la ciclovia dell’Oglio o la via Francigena, tra le colline moreniche … E non pensiate che non si possa pedalare a Milano: i Navigli sanno dare suggestioni indimenticabili. Le ciclovie raccordano pianura e Alpi, in bici si arriva fino al lago di Como e alle aree prealpine: qualunque sia la bici, qualunque sia l’allenamento, il divertimento non manca.
La ciclovia dell’Oglio
Vincitrice della quarta edizione dell’Oscar Italiano del cicloturismo, l’Italian Green Road Award nel 2019, ha come cuore il fiume Oglio dalla valle Camonica scendendo in un continuo divenire lungo 282 chilometri. Si pedala in bicicletta insieme a Lui, attraversando castelli, borghi, boschi, fonti e canali, fino al maestoso Po. Partenza dal passo del Tonale a 1.883 metri di quota, fino a San Matteo delle Chiaviche a 21 metri slm. Si attraversano le province di Brescia, Cremona e Mantova, salutando e apprezzando il parco dell’Adamello, il lago d’Iseo, i parchi fluviali dell’Oglio nord e sud. Il percorso nasce dalla collaborazione tra regione Lombardia, provincia di Brescia, tre comunità montane e due parchi regionali, con l’obiettivo di valorizzare la mobilità dolce di tutta quest’area. La ciclopedonale è larga in media 2 metri e mezzo, asfaltata al 60 per cento e su sterrato per il restante 40, con una pendenza media tra 2,5 e 3 per cento, è composta da tratti di argine, strade agricole e vecchie statali, ed è dotata di cartelli lungo tutto il tragitto.
Il distretto dei laghi
Tre laghi, quello di Lugano, di Lecco e di Como, ed un percorso da fare in bici nell’habitat lacustre, con la vista oltre che sulle acqua anche sulle numerose residenze aristocratiche che delimitano le rive. Partendo dal Parco San Marco Lifestyle Beach Resort, della collezione Luxury Bike Hotels, si pedala in direzione di Gandria, lungo la strada degli ulivi. Il percorso segue una vecchia mulattiera fino al centro di Lugano e poi lungo il lago, qui si affrontano le dolci salite e i tornanti della Val di Mara. Dal Lago di Lugano si può pedalare lungo la vecchia ferrovia del San Gottardo che conduce al Lago di Piano, una riserva naturale protetta, una gita particolarmente adatta alle famiglie. Dal Lago di Como, imbarcandosi a Cadenabbia, si parte con il ferry boat, insieme alla bicicletta, e questo diventa un nuovo modo per godersi il panorama del territorio circostante. Da Bellagio comincia la salita al santuario della Madonna del Ghisallo, protettrice dei ciclisti. Qui si trova anche il Museo del ciclismo, fondato dal campione Fiorenzo Magni.
Le colline moreniche
Siamo nel Basso Garda, nelle provincie di Mantova, Brescia e Verona (Veneto), qui i rilievi sono al massimo di 250 metri, nulla di impossibile e per i cicloturisti è una scoperta continua tra storia e natura, tra borghi fortificati, castelli medioevali, e perché no qualche buona degustazione di vini, salumi, formaggi, olio. Bella la pista ciclabile che accompagna il fiume Mincio, facile da pedalare, senza traffico da Peschiera a Mantova, 45 chilometri che attraversano il Parco naturale del Mincio. Tra i tanti bellissimi borghi che si trovano lungo la strada, Borghetto sul Mincio è famoso per i suoi mulini ad acqua. Un’altra ciclovia che si può pedalare agilmente è quella del “Canale Virgilio”, per circa 20 chilometri su strada bianca pianeggiante costeggiando il canale omonimo fino a congiungersi alla pista Peschiera-Mantova.