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Viagginbici.com è media partner del Rapporto Isnart – Legambiente Bike Summit sulle tendenze e l’economia del cicloturismo in Italia.
Una fotografia sul “Viaggiare con la bici” che dà un quadro d’insieme interessante che valuta l’impatto potenziale ed economico di questa forma di viaggio. Chi sono i cicloturisti, da dove vengono e dove vanno, quanti sono, quanto spendono, cosa acquistano e cos’altro fanno oltre che pedalare …
I dati
l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio restituisce la stima di oltre 56 milioni di presenze cicloturistiche nel 2023, il 6,7% delle presenze complessive registrate in Italia. Non stupirà, dunque, che il cicloturismo rappresenti oramai una voce importante del fatturato turistico del nostro Paese, con un impatto economico diretto stimabile in oltre 5,5 miliardi di euro al 2023, in crescita del 35% sul 2022 e del 19% sul 2019 (4,6 miliardi). Il movimento cicloturistico è composto per lo più da viaggiatori internazionali (63% del totale). Il cicloturista è un turista essenzialmente “benestante”, la spesa media giornaliera a persona si attesta sui 75 euro. Il cicloturista segna un’altra interessante differenza rispetto al resto dei viaggiatori per l’attenzione riservata all’acquisto di beni alimentari e in particolare all’offerta enogastronomica locale. Si è stimato che ogni chilometro di ciclabile, che ha un costo di costruzione variabile tra i 30 mila ed i 170 mila euro ed oneri di manutenzione tra i 2 mila ed i 6 mila euro annui sempre al km, è in grado, in media ogni anno, di generare un impatto economico di circa 338 mila euro. Se l’intera rete ciclabile italiana fosse pienamente e stabilmente impiegata, applicando ad essa la spesa al km del Trentino, l’impatto del cicloturismo sarebbe in media in Italia oltre 5 volte quello attuale. Per 9 regioni su 20 si potrebbe stimare un incremento superiore di 8 volte quello attuale, a dimostrazione dell’esistenza, in ciascuna di esse, di un potenziale che non richiederebbe la creazione di particolari nuove infrastrutture, quanto piuttosto una concreta valorizzazione dell’esistente, attraverso una migliore organizzazione e gestione dei servizi di supporto.
Le ciclovie
Dal rapporto emerge che le cinque ciclovie più “gettonate” e più amate d’Italia sono queste che qui sotto vi proponiamo brevemente.
1. Ciclovia Trieste – Venezia (43%)
Al momento è un percorso, non tutto su piste ciclabili dedicate, che unisce il capoluogo della Venezia Giulia alla Serenissima, costeggiando l’Alto Adriatico nelle regioni del Friuli Venezia Giulia e del Veneto. Idealmente è il primo tratto italiano della dorsale Eurovelo 8, o dell’itinerario Adria Bike, che unisce la Slovenia all’Italia lungo la Via Verde Smeraldo da Kranjska Gora a Trieste e La via della Serenissima da Capodistria a Venezia. Il percorso ciclabile è parte su piste riservate e parte su strade secondarie, sempre in prossimità del mare ed è pianeggiante. 250 km totali suddivisibili ovviamente in tappe: Trieste – Aquileia – Grado – Marano Lagunare – Lignano – Bibione – Caorle – Punta Sabbioni – Lido di Venezia – Venezia.
2. Ciclabile del Garda (43%)
La Garda by Lake, è la ciclabile più panoramica d’Italia. Una passerella d’acciaio corre lungo il lago, all’altezza di Limone sul Garda, in provincia di Brescia. In certi punti è a sbalzo sull’acqua, agganciata alla roccia viva. Non è completa l’opera, solo 2 km sui 12 previsti, ma lo scenario spettacolare richiama turisti da ogni dove. E’ costruita sia da piste ciclabili esistenti sia da sentieri di nuova costruzione, passaggi ferroviari in disuso e vecchie gallerie, sarà collegata alla VenTo e alla Ciclovia del Sole e alle piste ciclabili europee Eurovelo Route 7 e Eurovelo Route 8. L’anello interamente ciclabile che circonda il lago di Garda, collegherà Capo Reamol a Limone sul Garda costeggiando la Statale 45 bis Gardesana. Attraversa Sirmione, Lonato del Garda, Gargnano, Tignale.
3. Ciclabile Tirrenica (29%)
La ciclabile prevede 820 chilometri circa da Ventimiglia a Latina, attraversando Liguria, Toscana e Lazio. Secondo la Rete ciclabile nazionale Fiab è indicata come BI19. Si interseca con il progetto Intense, che prevede percorsi anche in Corsica e Sardegna. Costeggia il Mar Tirreno e attraversa la ciclovia del Parco Costiero, 24 km da Ospedaletti a San Lorenzo al Mare in provincia di Imperia. Bello anche il tratto che attraversa il Ponte sull’Ombrone che collega Grosseto al Parco della Maremma. In progetto anche di istituire dei mezzi di trasporto sostenibile che fungano da collegamento alla ciclovia all’isola d’Elba. Si attraversano anche i parchi naturali delle Apuane e di Migliarino-San Rossore.
4. Ciclabile Adriatica (29%)
Collega Trieste con Leuca, tocca la riviera più ricca di spiagge, la parte dal Delta del Po a Trieste è inserita in EuroVelo 8. Attraversa Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia. 1.300 chilometri dove il protagonista è il Mare Adriatico. Non ancora completa, è possibile percorrerne tratti alternandoli a sterrati, strade asfaltate e parti di pista ciclabile già in essere. Nel primo tratto sii incontrano numerose lagune separate dal mare e borghi marinari come Caorle e Chioggia. In Puglia si può scegliere se percorrere un tratto più impegnativo sul Gargano o seguire un percorso pianeggiante fino alle saline di Margherita di Savoia. Gli occhi si staccano dal mare solo per entrare fra gli uliveti secolari tra Brindisi e Lecce.
5. Ciclovia Acquedotto Pugliese (29%)
E’ un percorso cicloturistico ed insieme escursionistico di 500 km che segue il tracciato di due condotte storiche dell’acquedotto: il Canale Principale da Caposele (AV) a Villa Castelli (BR), ed il Grande Sifone Leccese, che dal punto terminale del primo giunge fino a Santa Maria di Leuca (LE). Attraversa tre regioni del Sud, ovvero Campania, Basilicata e Puglia, mettendo in collegamento alcuni dei luoghi più affascinanti e ancora poco valorizzati della penisola: Alta Irpina, Vulture Melfese, Alta Murgia, Valle d’Itria, Arneo ed entroterra del Salento. Il percorso a tappe: Caposele – Calitri – Venosa – Castel del Monte – Villa Castelli – Galatone – S. Maria di Leuca.